Di fatto, il maestro si era trasferito a Barcellona per motivi di salute su consiglio dei medici: il clima berlinese era incompatibile con i disturbi causati dall’asma. Suo riferimento in città era il compositore e discepolo Robert Gerhard (1896 - 1970) considerato uno dei migliori compositori catalani del Novecento.
Il suo legame con la capitale catalana è dimostrato da due fatti interessanti: il primo è nel nome che, con la moglie Gertrude, ha dato a sua figlia, nata proprio a Barcellona: Núria. Come è noto, i nomi Núria e Montserrat sono tipicamente catalani e diffusissimi in tutto il territorio. La stessa Núria Schoemberg racconta dell'accoglienza che le viene spesso riservata per il solo fatto di portare questo nome; vive in Italia, a Venezia, è vedova del compositore Luigi Nono e si dedica all'ordinamento e la promozione della fondazione che porta il nome del marito.
L'altro fatto che dimostra il legame intimo con Barcellona consiste nella scelta della casa in cui vivere: il compositore viennese, sicuramente legato alla tipologia confortevole della piccola casa in una tranquilla periferia prese in affitto quella che in Italia chiameremmo "villetta bifamiliare" nel quartiere di Gràcia, nelle vicinanze della collina del Park Güell. Si tratta di un piccolo lavoro dell'architetto modernista Valeri i Pupurull con due portici anteriori e un trattamento di spazi e superfici evidentemente orientato al massimo confort. Diversi anni dopo, negli USA dove si era trasferito per sfuggire alla persecuzione del nazismo, Schoemberg si fece costruire una casa che replica esattmente questa barcellonese.
La famiglia Schoemberg al completo |
L'edificio si trova a: Baixada de Briz, 20-24 / Verdi, 343-351 |