martedì 9 novembre 2010

Barcellona riavrà uno dei suoi monumenti più importanti

La ricostruzione delle Quattro Colonne di Puig i Cadafalch a Montjuïc è cominciata. Si è trattato di una cerimonia a lavori già iniziati, per murare sotto la base del monumento un cilindro metallico contenente la documentazione della lunga battaglia sostenuta dalle associazioni civiche, quasi ottanta, riunite sotto la sigla LA XARXA cioè "la Rete" www.laxarxa.cat
Molti anni di richieste, raccolte di firme, organizzazione di dibattiti, una mostra itinerante...

Non si sono accontentati delle dichiarazioni - il Parlamento di Catalogna si era pronunciato ufficialmente nel 2005- e non hanno ceduto nemmeno alle pressioni di chi proponeva di costruirle di lato alla gradinata, in modo che non interferissero con la prospettiva.




Hanno raccolto l'adesione di gente della strada e personalità della politica e della cultura. In Consiglio comunale il gruppo ERC (Esquerra Republicana de Catalunya) si è battuto per ottenere l'impegno della Giunta e lo stanziamento del denaro necessario.

Alla fine ce l'hanno fatta, hanno ottenuto la ricostruzione, o meglio la restituzione delle colonne abbattute per ordine del dittatore Miguel Primo de Rivera nel 1928. Un'operazione come questa, la ricollocazione di un elemento tanto visibile quanto dimenticato, ha senso se si assume come la riparazione di un errore, di una distruzione avvenuta nel passato. Le obiezioni di carattere estetico sono fuori luogo, perchè si tratta della ricomposizione di un progetto realizzato a suo tempo, testimoniato da atti, disegni, fotografie e filmati.

Sono li, a pochi metri dalla posizione originale, e soprattutto saranno grandissime, alte diciotto metri -quando quelle del Partenone sono dieci metri e mezzo- perchè sono monumento esse stesse. Con due riferimenti: alla catalanità con il simbolo delle quatre barres e all'universalità della cultura classica con l'ordine ionico.

Sono dedicate a tutti coloro che in tutti i tempi hanno difeso la libertà della Catalogna.