di Giulia Villabruna
dalla tesi di laurea «La qüestió catalana a la premsa italiana»
I mezzi di comunicazione, la maggior parte
delle volte, hanno spiegato la situazione catalana senza approfondimenti, in
alcuni casi perfino con una dose di superficialità. In Italia nessuno ha un
reale interesse nel difendere la Catalogna: per il momento, non c’è motivo di
esprimere opinioni favorevoli.
Una spiegazione della cautela italiana è la
necessità – sempre presente – di mantenere l’unità territoriale e culturale conquistata
durante il Risorgimento e sempre mantenuta con fermezza. Dopo tutti gli sforzi
compiuti per formare uno stato unitario, sarebbe complicato accettare la
secessione di una regione, come per esempio il Veneto o il Trentino-Alto
Adige/Südtirol: supportare la causa catalana significherebbe riconoscere e
accettare le spinte secessioniste di qualsiasi regione italiana.
D’altro lato, per capire le difficoltà a
comprendere il processo catalano in Italia, bisogna evidenziare una differenza sostanziale:
in Italia tutti i principali partiti sono centralisti; quelli che sostengono
l’indipendenza hanno influenza solo a livello locale[1];
solo in rari casi – Partito Sardo d’Azione e Südtiroler Volkspartei – sono
entrati in parlamento a Roma. La Lega, come abbiamo già detto, nel momento in
cui assume dimensione sopra-regionale, “dimentica” i suoi propositi in questo
senso.
Quello che fa la differenza in Catalogna è la trasversalità dell’idea indipendentista, che permette di condividere obbiettivi anche fra partiti ideologicamente molto diversi: su questa sono d'accordo i democristiani di Unió Democràtica, i liberali di Convergència Democràtica, passando per Esquerra Repúblicana, gli ex-comunisti di Iniciativa per Catalunya Verds-Esquerra Alternativa fino ai rappresentanti delle assemblee popolari CUP.
La difficoltà dei giornalisti italiani a
comprendere e spiegare la questione catalana è, a parer mio, conseguenza della
scarsa e confusa informazione sul paese e la sua storia.
In concreto, a parte alcune generiche
informazioni sulla guerra civile spagnola e la dittatura del generale Franco,
non si conosce l’origine storica della Catalogna come stato indipendente; una
vicenda che, iniziata con l’impero carolingio, arriverà fino alla conquista
borbonica del 1714, con la conseguente perdita dei diritti e delle libertà
nazionali.
Se a queste mancanze culturali si aggiunge la
questione linguistica, si può capire come i giornalisti italiani considerino il
catalano sempre più come un problema, perché lo assimilano a un dialetto:
questa è la conseguenza di un parallelismo erroneo fra la storia dell’unità
d’Italia e i trascorsi dello stato spagnolo e delle sue lingue, quando è
evidente che le due circostanze non hanno niente in comune.
Per i catalani la lingua è il principale elemento di identificazione e coesione sociale: è una sorta di “filo rosso” che li unisce nel corso della storia e che identifica le loro lotte per mantenerla viva. Come ricorda Salvador Espriu nella sua poesia “Inici de càntic en el temple”
«hem viscut per
salvar-vos els mots, per retornar-vos el nom de cada cosa»[2]
Dedica
A mio padre, che a suo modo mi è stato vicino
ogni giorno, illuminandomi la strada anche quando pensavo di non farcela.
Ringraziamenti
Grazie anzitutto al professor Patrizio
Rigobon e al professor Albert Morales Moreno che mi hanno seguito nel mio
percorso universitario. Grazie al pazientissimo Marco Giralucci, a Gennaro
Ferraiuolo, ad Àngels Fita Coll e a tutto il Col·lectiu Emma per il materiale
fornitomi e la collaborazione a questo progetto.
Meritano un grazie enorme Maura e Mario:
senza il loro supporto e i loro sacrifici non sarei arrivata fin qui. Grazie
per aver sempre creduto in me.
Grazie a Giuseppe, che ha saputo
incoraggiarmi e sopportarmi con amore e comprensione, ad ogni costo.
Katia, Leonardo, Maria, Vania e Cristina: gli
amici rendono la vita più bella, giorno dopo giorno.
Elena, Elisa, Francesca, Giulia e Silvana:
grazie per essere diventate la mia seconda famiglia.
Rosalinda, Maria Rosa e Maria: il catalano
senza di voi non sarebbe stato la stessa cosa.
12 aprile 2014
Giulia Villabruna
Il testo originale della tesi di laurea “La
questione catalana sulla stampa italiana” è stato rivisto per questa pubblicazione da Marco Giralucci,
autore anche di tutte le fotografie eccetto quella del presidente Artur Mas, della gradinata del Camp Nou,
Mariano Rajoy e Alberto Ruiz-Gallardón, il ritratto di Salvador Espriu, che
sono dotate di licenza C.C.