giovedì 29 luglio 2010

Dramma della disoccupazione?



di Daniele Germani

Primi effetti della legge che ha cancellato i duelli tra uomini e tori in Catalogna. Vile attacco in stile fascista presso la sede di ERC, il partito della Sinistra Repubblicana, da parte di Enrique Guillen
Evidentemente deluso dalla decisione di proibire le corride in Catalogna, Enrique Guillen, insieme ad un manipolo di complici, ha devastato il locale. Bilancio: un ferito non grave. La vendetta è un piatto che va servito freddo, o almeno così recita il famoso detto. Evidentemente il torero Guillen ha un’idea totalmente differente su questa proverbiale tempistica e, solo a poche ore dalla ratifica della legge del Parlamento catalano che abolisce le corride in Catalogna, si è presentato presso la sede di Barcellona di Esquerra Repubblicana de Catalunya e ha devastato il locale dove era in corso una riunione della JERC, la sezione giovanile del partito, ferendo un militante e mandandolo all’ospedale. Secondo Guillen, ERC gli avrebbe rovinato la vita. ERC difatti è uno dei due partiti, insieme ai verdi ecomunisti, ad aver sempre sostenuto la legge di iniziativa popolare che nel dicembre scorso, democraticamente firmata da ben180.000 cittadini, aveva dato via all’iter per l’abolizione delle corride in Catalogna. Iter che si è concluso proprio ieri 28 luglio, con l’approvazione a maggioranza di tale legge. In effetti, a causa di questa legge, il torero a partire dal 2012 si troverà disoccupato. O, quanto meno, lo sarà in Catalogna.
AGGRESSIONE FASCISTA’S STYLE- L’aggressione è stata abbastanza anomala, ma di chiaro stampo fascista, almeno per quanto riguarda la tecnica usata. Il torero si è presentato verso le 17.00 presso la sede del partito e si è fatto identificare. Dapprima ha dichiarato le sue generalità, ha consegnato il suo documento di identità e poi ha iniziato a dare in escandescenza. All’inizio inveendo contro ERC, rea, secondo lui, di avergli fatto perdere il lavoro e poi distruggendo una bacheca informativa. I militanti, spaventati, hanno chiamato la polizia, che ha tardato ad arrivare. Il ritardo è stato fatale. Infatti dopo pochi minuti Guillen è tornato, stavolta in compagnia di tre complici, due uomini e una donna (sua moglie, a quanto pare) e insieme hanno iniziato a mettere a soqquadro il locale, minacciando di incendiare tutto.
UN FERITO NON GRAVE – La devastazione è stata rapida e il panico ha invaso i presenti. I giovani del partito hanno tentato di far calmare gli aggressori, ma non c’è stato verso, e anzi, i tre, dopo aver distrutto una libreria, hanno tentato di aggredire i convenuti. A farne le spese è stato un giovane militante, che colpito violentemente da una sedia, è stato ricoverato all’ospedale per accertamenti, ma che risulta non essere stato ferito gravemente. La polizia è arrivata quando tutto si era già concluso. Ha raccolto le testimonianze dei presenti e la denuncia contro gli aggressori.
TUTTO È POLITICA? – L’ufficio stampa di ERC, per voce di Laura Baquedano, ci ha assicurato che questa aggressione non ha nulla a che vedere con la questione indipendentista, che negli ultimi mesi sta prendendo sempre più spazio nella politica spagnola e quella catalana, ma che aveva a che vedere solo ed esclusivamente con la proibizione delle corride. La signora Baquedano ha dichiarato inoltre che “apparentemente Gillen non era nè ubriaco, nè drogato”. La vergognosa aggressione subita dai ragazzi di ERC è quindi da ascrivere alla rabbia e nulla più. Resta comuqnue un evento che riempirà l’agenda politica dei prossimi mesi, essendo comunque accaduto in un contesto politico che va in crescendo, e che non potrà essere certamente ignorato dall’opinione pubblica. ERC questa mattina ha presentato una denuncia nei confronti del torero e dei suoi complici, che nei prossimi mesi dovranno rispondere di quanto accaduto.
L’ULTIMO TORERO DI CATALOGNA – Abbiamo tentato di raggiungere Guillen telefonicamente farci raccontare la sua versione dei fatti, ma non c’è stato modo. Guillen è l’ultimo torero catalano in attività. Già a febbraio scorso aveva lasciato importanti dichiarazioni riguardanti la votazione che poi ieri ha decretato ufficialmente la chiusura di tutte le plazas de toros della Catalogna: “Se passerà la legge, sarà una rovina per tutti e ci saranno ripercussioni anche a livello nazionale”. “Non voglio essere l’ultimo torero catalano della storia” ha inoltre aggiunto “a ricevere una ‘alternativa’ (la prestigiosa promozione da novizio a matador, nda)”.
A quanto pare invece lo sarà, e dopo i gravi fatti di ieri pomeriggio, forse le sabbiose arene delle plazas de toros non lo vedranno protagonista per un bel po’ di tempo.