giovedì 7 ottobre 2010

Qualcosa sta cambiando



Alla fine, dopo sette anni di confronto con il nucleo più duro della Giunta comunale di Barcellona, le colonne che si trovavano sulla scalinata del Palazzo Nazionale - ora Museo Nazionale d’Arte di Catalogna torneranno al loro posto. Erano state fatte demolire dal dittatore Miguel Primo de Rivera nel 1928 perchè simbolo inaccettabile di catalanità.

Molti invedenti
Se cieco era stato un regime distruggendo le simboliche colonne, non di meno lo sono stati coloro che si sono opposti, fino all’ultimo, alla loro riedificazione. Non stiamo parlando di vecchi nostalgici dei regimi fascisti, ma di consiglieri comunali del partito che attualmente, pur se in minoranza, governa la città, il Partito Socialista di Catalogna.

Una rete di comitati
I cittadini ce l’hanno fatta. Si erano organizzati in comitato ed avevano trovato l’appoggio di centinaia di personalità della cultura e dell’economia, ed anche di gruppi in consiglio comunale sensibili alla ricostuzione di simboli importanti, dal punto di vista storico e politico. La data dell’inaugurazione, ovvero del montaggio delle colonne che sono già costruite fuori opera, è fissata per il prossimo sabato 6 novembre.

Il modello classico
A nostro avviso si tratta anche di un progetto di grande raffinatezza. L’architetto e politico Josep Puig i Cadafalch, oltre all’ordinamento urbanistico dell’area destinata all’esposizione internazionale del 1929 aveva disegnato, recuperando un linguaggio classico declinato all’uso moderno, quattro colonne ioniche con altrettante vittorie alate in bronzo sopra i capitelli che non furono mai installate, al contrario delle colonne che rimasero al loro posto fino all’anno prima dell’inaugurazione dell’expo. Un regime povero di spirito non seppe neppure sostituirle, si limitò a cancellarle forse nel timore che fossero viste dai visitatori come un simbolo troppo catalano.

Come la bandiera
Dopo oltre ottant’anni quattro colonne alte 18 metri torneranno a svettare, come le quatre barres della bandiera catalana, sulla prospettiva della collina di Montjuíc.
Strana coincidenza, proprio pochi mesi fa un milione e mezzo di persone sono scese in piazza a Barcellona per rivendicare il diritto a decidere il proprio futuro. Contando che tutta la Catalogna conta 7 milioni e mezzo di abitanti, è una buona percentuale.

Forse sta cambiando qualcosa.