giovedì 23 febbraio 2017

Aderiamo al Manifest Pacte Nacional pel Referèndum


Proveniamo dall’Italia, viviamo a Barcellona e seguiamo con interesse e partecipazione il processo sovranista che da anni attraversa la Catalogna. Pensiamo che la soluzione al problema sia politica e che il popolo catalano abbia diritto a scegliere il futuro del proprio paese, come reclama la sua maggioranza, attraverso la celebrazione di un referendum in Catalogna. Una consultazione che l’attuale sistema giuridico spagnolo permette in accordo con lo Stato, ma una possibilità che il governo spagnolo ha finora negato. Perciò aderiamo con convinzione al Manifest Pacte Nacional pel Referèndum.
Perciò aderiamo con convinzione al Manifest Pacte Nacional pel Referèndum.
Qui trovate il modulo per aderire

Marco Giralucci

La coscienza di essere una nazione e il desiderio di autogoverno del popolo della Catalogna si basa su incontrovertibili radici storiche, antiche e profonde, e si è manifestata reiteratamente nel tempo. Oggi, la Catalogna è integrata nello Stato spagnolo, che, per innegabili ragioni storiche, linguistiche e culturali, è plurinazionale, nonostante le sue strutture politiche non lo riconoscano pienamente. Il desiderio della Catalogna di decidere il proprio futuro politico, si è fatto via via più evidente nel mondo intero. Fino al punto di diventare un’aspirazione ampiamente sentita, che oggi raccoglie la volontà di una gran maggioranza della propria popolazione. Tra i diritti imprescindibili e inalienabili delle società democratiche, è riconosciuto il “diritto a decidere” del proprio futuro politico. Ed è questo diritto che suffraga la richiesta di una maggioranza di cittadine e di cittadini della Catalogna, che vogliono renderlo effettivo tramite un referendum. Vogliamo porre l’accento sul fatto che il desiderio di espressione democratica delle catalane e dei catalani attraverso un referendum è maggioritario e trasversale, oltre che del tutto congruente con la determinazione civica, pacifica e democratica che hanno manifestato le numerose mobilitazioni della società catalana a favore del “diritto a decidere”. Affermiamo che l’attuale quadro giuridico spagnolo, come hanno sostenuto diversi esperti di diritto costituzionale, permetterebbe la realizzazione di un referendum in Catalogna in accordo con il governo centrale di Madrid. Se ciò ancora non è divenuto realtà, è per la mancanza di volontà politica dei governi dello Stato spagnolo. Il diritto, premesso che è suscettibile di diverse interpretazioni, deve essere inteso come uno strumento per trovare soluzioni democratiche a problemi politici e non quindi per crearne di nuovi o per aggravare quelli già esistenti. Le persone, enti, associazioni, organizzazioni e istituzioni che firmano questo MANIFESTO credono che il referendum sia un prezioso strumento democratico, che permette il dibattito politico plurale, la ricerca di consenso e in ultima istanza l’adozione di accordi efficaci. Per tutte queste ragioni: Instiamo ai Governi della Catalogna e dello Stato spagnolo a superare le difficoltà politiche e gli apriorismi, e a definire un accordo che stabilisca le condizioni e le garanzie giuste e necessarie per la celebrazione di un Referendum riconosciuto dalla comunità internazionale, il cui risultato dovrà essere politicamente vincolante e quindi effettivo. Riconosciamo il Parlamento della Catalogna come l’istituzione democratica attraverso cui si manifesta la volontà popolare della Catalogna. Per tutto ciò, diamo appoggio a tutte quelle iniziative e accordi a favore della realizzazione di un Referendum. Manifestiamo la convinzione che il Referendum è uno strumento inclusivo, che permetterà la libera espressione delle diverse posizioni che i cittadini e le cittadine della Catalogna difendono rispetto al rapporto tra la Catalogna e lo Stato spagnolo. Affermiamo che ogni cultura democratica richiede soluzioni politiche a problemi politici. E lo facciamo richiamandoci al meccanismo fondamentale delle società moderne: conoscere e suffragare la volontà maggioritaria di un popolo che si manifesta con il voto democratico. Questo Referendum deve favorire l’ampia partecipazione di tutte e di tutti. Per tal motivo, è necessario un dibattito rigorosamente democratico, plurale e in condizioni paritarie tra le legittime opzioni che oggi si manifestano in Catalogna.