domenica 27 febbraio 2011

I simboli danno ancora fastidio

Una domenica di fine febbraio piena di sole, in mezzo ai turisti e ai barcellonesi a passeggio sulla salita del Palau Nacional, sede del MNAC, si è finalmente inaugurata la ricostruzione del monumento delle 4 colonne di Puig i Cadafalch.
Era stato abbattuto solo per essere simbolo di identità catalana, da Miguel Primo de Rivera nel 1928 che, come tutti i dittatori, credeva di piegare un popolo con la forza delle armi e con la distruzione dei suoi simboli.
Oggi possiamo dire che non ce l'hanno fatta. Lui, Francisco Franco, e nemmeno - giusto trent'anni fa nel 1981 - il colonnello Tejero che entró sparando nell'aula parlamentare de Las Cortes di Madrid.
La storia è stata crudele ed ha lasciato sul terreno molti morti ma alla fine ha prevalso la democrazia.
Per questo non si riesce a capire il motivo di tante difficoltà, distinguo, opinioni discrepanti. Dopo che tutte le difficoltà sembravano superate, al momento di decidere la dedica proposta dalle associazioni, che indicava le colonne come "memoria dei patrioti catalani di tutti i tempi", il comune di Barcellona ha glissato sui martiri scrivendo sulla base di una delle colonne: "Restituzione, come atto di memoria storica, delle quattro colonne demolite dalla dittatura nel 1928 per il loro carattere di simbolo di Catalogna".
A questa celebrazione c'eravamo anche noi.
C'era festa, con la Coral Sant Jordi, i Castellers di Barcelona, ma c'era qualcosa che non andava, un certo disagio.
Il sindaco Hereu fischiato, anche se educatamente.
Le associazioni che hanno protestato, anche se educatamente.
Il pubblico presente gridava "independencia", educatamente.
L'impressione rimasta è un po' amara, cerimonia austera o fredda?
Non sarà, per caso, che i simboli diano ancora fastidio a qualcuno?
Noi pensiamo di si












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sabato 19 febbraio 2011

sabato 12 febbraio 2011

Alla ricerca della lampada magica di Fortuny

"Fortuny i la llàntia meravellosa" è un documentario sui contagi culturali fra oriente e occidente attraverso lla produzione di tessuti, foto e apparecchi luminosi fatta da Marià Fortuny i Madrazo all'inizio del Novecento


Marià era figlio d'arte. Nato a Granada nel 1871, fu educato a Parigi ma ben presto si trasferí a Venezia dove trascorse tutta la vita a contatto con la cultura europea, soprattutto dell'arte e della scena. Fu artista ma mise anche in produzione  e vendita molti dei suoi progetti. Instancabile ricercatore e creatore, ha lasciato una traccia indelebile nel campo dell'illuminotecnica teatrale,  una fabbrica di tessuti ancora attiva, collezioni di fotografia e di pittura.  


Claudio Zulian, nato in Italia, vive da tempo a Barcellona ed opera in tutti i campi della creazione visiva e musicale. Ha cercato di entrare, attraverso questa ricerca, nel mondo figurativo di Fortuny ed ha seguito le tracce della sua idea.
Definire questo film come documentario è, come sempre nell'opera di Zulian, mettere un'etichetta che non soddisfa. Per questo segnaliamo due occasioni per vedere Fortuny i la llàntia meravellosa:


Domenica 13 febbraio su Canal 33 alle 20:55, oppure alla mostra in corso , fino al 6 marzo 2011 al DHUB, in c/Montcada, 12 a Barcellona. 



http://www.acteon.es/contenido.php?catid=1

Italiani di Barcellona dialogano con Jordi Portabella

Le elezioni del nuovo consiglio comunale di Barcellona sono vicine.
Anche gli italiani, collettivo enorme ma quasi sconosciuto, si fanno parte attiva su temi locali.

L'ALTRA ITALIA, un gruppo molto attivo in città, propone una serata con Jordi Portabella
il candidato di ERC  Esquerra Repúblicana de Catalunya. 
L'appuntamento è per martedí 1 marzo alle 19, presso il centre cívic del Pati Llimona
sul tema:
"Quina ciutat imaginem? Italiani di Barcellona dialogano con Jordi Portabella", 




Di grande interesse l'intervento dell'eurodeputato, storico e docente universitario Oriol Junqueras sulla "Relació històrica entre l'esquerra italiana i l'esquerra catalana".

Partecipazione, proposte e idee aperte a tutti, per la citta e il paese che abbiamo scelto per viverci e che abbiamo fatto nostra.

Fins aviat!



martedì 8 febbraio 2011

Il Parlamento di Catalogna discuterà sull'indipendenza

A seguito di una proposta del partito Solidarietà Catalana per l'Indipendenza, per la prima volta nella sua storia il Parlamento della Catalogna si prepara a tenere una votazione interna per l'indipendenza del territorio.
http://www.vilaweb.cat/noticia/3845666/20110208/ciu-save-debatre-independencia-votara.html