Sapevate che in Spagna la costituzione lascia poco spazio ai referendum popolari? Specialmente a quelli come questo, del dieci aprile -10A- che toccano temi sensibili per l'unità dello stato.
Per questo motivo oggi a Barcellona si celebra un referendum veramente popolare, cioè autogestito, senza strutture pubbliche, senza soldi senza nemmeno l'aiuto del comune perchè il sindaco socialista Jordi Hereu ha detto che "rispetta" ma non approva.
Dall'autunno del 2009 in oltre cinquecento dei 980 comuni catalani gruppi di cittadini, con o senza l'aiuto di partiti si sono autoorganizzati e autofinanziati per chiedere alla popolazione se sia d'accordo su una Catalogna indipendente e democratica nel seno dell'Unione Europea. Un milione e mezzo di persone, numero simile a quelle che si sono riunite il 10 luglio 2010 in piazza a Barcellona, una parte per protestare contro la politica catalanofobica dello stato spagnolo e un'altra per chiedere anche l'indipendenza. Al referendum di oggi e alla manifestazione dello scorso anno erano presenti anche i presidenti della Generalitat, massima istituzione catalana. Vi sembra poco?